cerca nel sito



fondazione fisico

Indice degli editoriali

Sicurezza stradale: forza Prodi!
Finalmente si comincia a fare qualcosa!
Il Governo ha varato la Finanziaria 2007. Per la sicurezza stradale ci sono 80 milioni di euro all’anno per 3 anni non sono tanti ma sono 240 milioni in più in 3 anni rispetto allo zero dei 3 anni precedenti. Un punto – o meglio mezzo punto - a favore del Governo Prodi rispetto a quello a guida Berlusconi. Ma non ci basta. Non basta agli impegni assunti con l’Europa di dimezzare i morti entro il 2010. Non basta alle troppe famiglie (oltre 30.000) che ogni anno restano senza un proprio congiunto o se lo ritrovano in carrozzella.
Occorre più coraggio. Lo abbiamo detto ai parlamentari che ad Orvieto hanno dato vita ad un gruppo interparlamentare per la sicurezza stradale (sono già 54 tra senatori e deputati) per promuovere un più incisiva lotta alla insicurezza stradale. Per questo abbiamo chiesto audizioni nelle competenti Commissioni di Camera e Senato per migliorare questa parte della Legge Finanziaria.

Ai parlamentari ed al Governo chiediamo di prevedere a Finanziaria “chiusa” un incremento della dotazione per il capitolo sicurezza pari a 50 milioni di euro. A chiederlo sono le organizzazioni che hanno promosso l’iniziativa di Orvieto: utenze deboli, organizzazioni professionali e d’impresa che rappresentano una parte significativamente qualificata di quanti hanno a che fare con la circolazione stradale. Il Governo si impegni – magari su propria iniziativa a promuovere due leggi importanti: quella che deve garantire assistenza e ristoro alle vittime della strada, l’anello sacrificale del sistema mobilità, e quella istitutiva di un organo di governance tecnico (Agenzia, Authority, Dipartimento sul modello della Protezione Civile) per dotare il Paese di uno strumento permanente che attivi risorse finanziare, tecnico-professionali, sociali per 365 giorni all’anno. Non abbiamo bisogno di commuoverci quando a morire è un personaggio famoso – a cui dobbiamo rispetto al pari di tutte le vittime – o in occasione di incidenti spettacolari (con molti morti). Occorre un impegno costante, coerente da parte dello Stato a tutti i livelli. E serve sapere dove vadano a finire i ricavi dei proventi contravvenzionali (delle polizie locali e nazionali) che sembra ammontino a circa 15.000 milioni di euro (da una dichiarazione dell’ex Ministro alle Infrastrutture, Pietro Lunardi) Il Governo deve dirci quanti sono con precisione e come vengono utilizzati. I proventi delle multe devono essere utilizzati – perché da lì vengono, magari al netto dei costi impiegati per realizzarli – esclusivamente sulla strada (manutenzione programmata, politiche educative, formative e informative, assistenza alla vittime ed ai loro familiari, costi per la governance, ecc.).
In ultimo da Orvieto una richiesta in più per il presidente del Consiglio: convochi gli Stati Generali della sicurezza stradale come ha fatto Chirac nel 2002 suscitando un’eco profonda nel Paese che ha consentito ai francesi di ridurre in un triennio – investendo risorse – di diminuire la mortalità del 35,4% (2002-2005).
E il Presidente Prodi incarichi un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con una delega per la sicurezza stradale: sarà questi per conto del Presidente del Consiglio stesso a coordinare le politiche di sicurezza stradale spronando tutti i ministeri che hanno competenze su questo a fare la loro parte con decisione. Per portare l’Italia nel circolo virtuoso dei Paesi più avanzati e civili.
Vision Zero deve essere il nostro obiettivo. Zero morti sulla strada – non sarà possibile anche se lo auspichiamo – è una visione politico-culturale, un abito mentale che tutti dobbiamo indossare.
Possiamo farlo. Dobbiamo farlo! Per il nostro bene, per i nostri figli, per le stesse finanze pubbliche perché sulla strada sperperiamo in incidenti stradale un vero e proprio fiume di sangue e di denaro pubblico: quasi 35.000 milioni di euro. Forza, Prodi!

11.10.06

 
2006 - 2007 © Copyright FISICO All rights Reserved.