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La Fondazione I compiti

I compiti
Per radicare nei territori delle province italiane l’idea sociale di un’organizzazione nazionale che
:

• s’impegni a far affermare nuovi modelli di sviluppo, consumo e mobilità orientati alla sostenibilità economica ed ambientale,
• promuova campagne per la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali (asfalti, segnaletica, rotonde, guard rail, cordoli, ecc.)
• sostenga e rappresenti i diritti degli utenti deboli del sistema della mobilità,
• difenda e tuteli la dignità ed i diritti delle vittime della strada,
• sappia battersi per il rispetto della cultura della legalità e per una ”giustizia giusta, equa, effettiva”,

Per una nuova etica pubblica e del mercato

Occorre recuperare uno spazio che sembra perduto, ma non lo è del tutto, di forte impegno etico delle persone nelle istituzioni, nel mercato e nella società perché la nostra vita non è solo apparire: successo, denaro, possesso, impegno egoistico, disinteresse per l’altro.

Siamo consapevoli che c’è bisogno, però, per radicare questa nuova cultura, della disseminazione nella società dei valori della solidarietà, dell’impegno volontaristico e superindividuale, dell’onestà (morale ed intellettuale) uniti alla valorizzazione delle competenze, dei saperi, dei generi, alla vicinanza degli esclusi e svantaggiati (socialmente, culturalmente) tipici delle organizzazioni dell’economia civile italiana ed europea.

Per tutelare i diritti delle vittime e dei superstiti di incidenti stradali innanzitutto e dare l’opportunità anche ai tanti cittadini - che non sono toccati direttamente da incidenti stradali, e che si rivolgono a noi - di impegnarsi sui temi della sicurezza stradale ed in difesa della vita e della giustizia.

Per una nuova etica pubblica e del mercato che sappia affermare anche i valori della solidarietà, dell’impegno non ispirato dal solo legittimo profitto ma anche dalla non lucratività, valori non marginali o residuali, ma valori fondanti di una nuova etica basata anche e soprattutto su partecipazione ed (auto) responsabilità dei cittadini, sul rispetto delle norme condivise e sullo sviluppo, difesa e salvaguardia della cultura della legalità.

Un’alleanza utile e necessaria al mondo del non profit come a quello delle aziende capitalistiche che hanno bisogno per crescere e fare profitto, giusto e legittimo, di un ambiente sociale “ricco” di legalità e democrazia.

Ecco perché abbiamo chiesto alle imprese for profit (investitori etici) di partecipare alla costruzione e all’azione della nuova organizzazione.
Per costruire una nuova frontiera in difesa dei diritti civili, in particolare sui temi della legalità, dell’educazione e formazione delle persone, per sviluppare nuove forme di convivenza civile capace di trasmettere uno “spirito di obbedienza critica alla legge, esercizio responsabile dei diritti ed adempimento altrettanto responsabile dei doveri”.
Anche sulle strade.

 
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